Le Marche in America per il Lisippo

Sull’edizione on line del Los Angeles Times un articolo racconta la missione di Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche, proprio a Los Angeles.

Il presidente si trova negli Stati Uniti per due motivi: la firma dell’accordo con Brian Adam e Dustin Hoffman per la nuova campagna pubblicitaria della Regione Marche e la restituzione del Lisippo, che ora si trova al Getty Museum. Secondo quanto riportato dal Los Angeles Times, l’opera d’arte potrebbe essere oggetto di «un più ampio scambio di opere d’arte». Nessuna decisione sarà presa, comunque, prima del pronunciamento di un nuovo giudice italiano sulla questione: nel febbraio scorso, infatti, il Gip di Pesaro, Lorena Mussoni, chiese la confisca della statua, alla quale il Getty Museum ha risposto con un appello.

Ora si aspetta il rinvio a un altro giudice. «Non siamo qui per muovere guerra al Getty. Siamo qui per risolvere la disputa in un modo che vada a vantaggio del museo, del popolo italiano e, cosa più importante, degli amanti dell’arte in tutto il mondo», ha dichiarato Gian Mario Spacca. La storia dell’”Atleta di Fano”, o “Atleta vittorioso”, o “Atleta che si incorona” o “Lisippo di Fano” è molto complicata e rimonta agli anni Sessanta: la scultura bronzea – poi identificata come del periodo ellenistico – è stato pescato al largo di Fano in acque forse internazionali, ma da un’imbarcazione italiana. È stato oggetti di mercanteggiamenti al mercato nero finché, nel 1977, non è stato acquisito dal Getty Museum. Nel 2007 l’associazione culturale “Le Cento Città” presentò, appunto, un esposto alla procura di Pesaro per violazione delle norme doganali e contrabbando che si sta ancora trascinando.

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