La disabilità al centro del Codice del Turismo

Nel nuovo Codice del Turismo, approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri lo scorso 5 maggio, si parla di disabilità.

Per Michela Vittoria Brambilla, Ministro del Turismo, questa è stata una priorità di tutto il suo mandato: «Non era più accettabile che milioni di italiani portatori di disabilità temporanea o permanente, non potessero godere di una vacanza in autonomia e a pari opportunità come tutti gli altri cittadini, in quanto il nostro paese non era in grado di garantire quella che è un offerta di servizi adeguata per rispondere anche alle loro esigenze», ha detto sabato 7 maggio a Sirmione (Brescia) in occasione del convegno ”La vocazione termale del Lago di Garda”.

«Con la norma introdotta nella riforma del turismo che abbiamo approvato questa settimana, la prima vera e completa che sia mai stata realizzata in Italia, viene sancito il diritto per tutti coloro che sono portatori di disabilità di qualsiasi genere, motorie, sensoriali ed intellettive, di fruire dell’offerta turistica in modo completo e in autonomia, senza alcun aggravio di prezzo, al pari di tutti i cittadini e verrà considerato atto discriminatorio impedire loro di esercitare tale diritto per motivi connessi alla propria disabilita», ha detto il Ministro. Michela Brambilla ha più volte parlato di «battaglia di civiltà» per definire questo passo avanti, ritenuto fondamentale nel suo lavoro.

La Brambilla è anche famosa per aver portato avanti una lotta per il turismo con gli animali e per strutture più adeguate per accoglierli. Il nuovo Codice è un tentativo di rendere meno burocratiche le iniziative, le imprese e le opportunità legate al turismo in Italia.

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