Turismo: una Tac per il Mezzogiorno

L’Osservatorio Banche – Imprese di Economia e Finanza (Obi) ha proposto un progetto per il rilancio del turismo nel Sud Italia. Si chiama “Tac 3.0” e punta a far ripartire la crescita concentrandosi su tre filoni: turismo/territorio, agricoltura/agro-industria e cultura/creatività.

Il rapporto è stato presentato al Senato e si chiama “Il Valore Aggiunto dei comuni del Mezzogiorno. Stime 1995-2010 e Previsioni 2011-2015”: secondo Michele Matarrese, presidente dell’Obi questo rapporto è una tappa importante nello sviluppo del Mezzogiorno perché si pone l’obiettivo di anticipare alcuni processo di trasformazione di queste regioni per poterle accompagnare nello sviluppo.

Antonio Corvino, direttore generale di Obi, ha spiegato che quella del Mezzogiorno è una situazione estremamente complessa e eterogenea: i comuni più ricchi (il 5% del totale) hanno un reddito fino a 4 volte più altro della media di tutto il Sud, mentre quelli più poveri non raggiungono la metà della media. Se non si farà nulla nei prossimi cinque anni questo distacco aumenterà: sia quello interno tra comuni e regioni, sia quello nazionale tra nord e sud del Paese.

Come fare quindi? Il primo passo è il rilancio delle infrastrutture (i cui lavori sono diminuiti del 30% nel triennio 2008-2011) e di un piano di edilizia per le aree urbane che le renda più moderne a dimensione umana in modo da poter valorizzare l’offerta turistica. Con un sistema di trasporti efficace, con strade asfaltate e città moderne si potrà fare in modo che l’enorme patrimonio del Sud Italia possa venire valorizzato in modo da fare del turismo un volano dell’economia del Paese.

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