Rimini: continua il dibatitto sul Capodanno

Il Capodanno 2011 è ormai passato ma continua il dibattito, spesso anche polemico, che ha toccato e che tocca ancora, la città di Rimini. Il Capodanno appena trascorso, infatti, è stato il primo, dopo diversi anni a questa parte, senza la diretta Rai. A causa della crisi l’amministrazione comunale ha infatti deciso di rinunciare allo spettacolo Rai “L’anno che verrà” a causa del costo: ben 800 mila euro.

Con meno della metà, circa 200 mila, Rimini ha avuto il suo primo “Capodanno più lungo del mondo“: nel periodo compreso tra Natale e l’Epifania, infatti, a Rimini si sono svolti (o si svolgeranno) diversi spettacoli, circa 50 (concerti, performance, mostre, eventi) allo scopo di animare la città e non fare sentire la mancanza dell’evento Rai. Il main event di quest’anno è stato il concerto di Franco Battiato che si è tenuto in piazzale Fellini la notte di San Silvestro.

Per l’amministrazione comunale il nuovo evento e il nuovo stile hanno anche lo scopo di destagionalizzare al massimo il turismo in città: da diversi anni infatti si lavora per rendere Rimini una città di attrazione durante tutto l’anno, in modo da fare del turismo un’industria sempre attiva. Secondo Andrea Gnassi, nonostante la crisi e il periodo difficile, i cittadini e gli esercenti di Rimini hanno capito la scelta dell’Amministrazione.

Per spiegarsi il sindaco ha diffuso, lo scorso 5 gennaio, un comunicato stampa in cui rispondeva direttamente al dibattito “post-Capodanno”: secondo Gnassi, vista la crisi, la maggior parte degli italiani ha passato la notte del 31 dicembre in casa. Per questo in molti hanno apprezzato la scelta dell’amministrazione. E, per Gnassi, il Capodanno è stato un successo: oltre 40 mila persone in città e nei comuni circostanti hanno goduto dell’offerta culturale proposta. Per alcuni operatori è stato un successo (sopratutto la formula “pensione completa”), mentre altri hanno registrato un calo del 30% delle presenze. Secondo il sindaco è stato premiato chi ha scelto proposte innovative, veloci e fatte dialogando con la clientela. Insomma, per Gnassi la parola d’ordine è “cambiamento”, degli stili, dei modelli e delle proposte turistiche, in modo che Rimini resti protagonista di questo settore.

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