Turismo termale in Emilia-Romagna: la regione investe 900 mila euro

Maurizio Mellucci, assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna, ha diffuso i dati del settore termale della regione. Per l’Emilia-Romagna quello termale è un settore di grande investimento: nel 2010 ha registrato 1 milione e 200 mila presenze.

Le località termali in Emilia-Romagna sono tante: 20, e in regione ci sono ben 26 centri termali, divisi su 8 province. Il settore termale emiliano-romagnolo annovera ben 200 alberghi, che garantiscono 11.600 posti letto e lavoro diretto a 3500 persone. Se si conta, invece, l’indotto dell’intero settore, si parla di 18 mila impiegati. Per non parlare del fatturato: 100 milioni di euro all’anno, per ben 720 milioni di fatturato dell’indotto.

Ciononostante il settore sente la crisi: a livello nazionale si tratta di una flessione del 2,5% che in Regione si fa sentire. Secondo Mellucci si tratta del fatto che non c’è più il “termalismo convenzionato” che permette un certo numero di presenze fisse. Ciononostante l’assessore sostiene che il sistema termale emiliano-romagnolo tiene bene.

In testa alla lista della classifica regionale troviamo Salsomaggiore (Pr) che, da solo, ha fatto quasi la metà delle presenze di tutta l’Emilia-Romagna, seguito da Bagno di Romagna e Castrocaro, questi due in provincia di Forlì-Cesena. Tutte le località registrano comunque una flessione rispetto al 2009.

Ora la regione sta pensando di destinare ben 900 mila euro per finanziare la promozione del settore termale per puntare su diversificazione e innovazione, due chiavi essenziali per rilanciare questo settore e, in generale, il turismo. Si vuole puntare su una formazione diversa degli operatori del settore e in un maggiore coinvolgimento dei medici rispetto alle cure termali.

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